lunedì 6 giugno 2011

C'ERO ANCHE IO!!

Per l'edizione di Slow Fish di quest'anno ho avuto il piacere di partecipare come esecutore di un piatto, il sushi alla genovese, per un laboratorio del gusto . L'idea è degli chef Fabio Fauraz e Makoto Moriyama, una pensata molto divertente per questo piatto che mi piace definire nippo-genovese.
Il bello di questa preparazione è l'abbinamento delle due cucine, è un piatto "fushion" a tutti gli effetti e la cosa sorprendente nell'assaggio è stata la velocità con cui i sapori si fondono in bocca e scivolano via lasciando un bel sorriso compiaciuto sul volto di chi lo ha provato.
Nella foto, partendo da quello in primo piano abbiamo un "nasello al verde", quindi una "tracina in buridda" e l'ultimo è una "buga in carpione". Il nasello ha una glassa al prezzemolo sopra e un'aria all'aglio, la tracina è glassata con la buridda e un cucchiaino di uova delle tracine, marinate in olio extra vergine di oliva. La buga è glassata all'aceto, ha poi sopra delle cipolle stufate e la polvere della sua pelle fritta.
La parte giapponese del piatto è un nigiri sushi, fatto con riso giapponese lavato, cotto e raffreddato/lavorato con l'aceto di riso. Il pesce è stato sfilettato, spinato e tagliato ma non è stato messo il wasabi per non coprire troppo gli altri sapori.


4 commenti:

  1. Finalmente tue notizie!!! che bello questo sushi! ciao ilaria

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  2. Ci ho preso! Quando ho letto il titolo del post nel blog roll ho pensato subito a Slow Fish.. :)
    I love sushi!

    Un sorriso con le pinne,
    D.

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  3. c'ero anche io e forse il sushi che mi ha colpito di piu' e' stato l'ultimo assaggiato: la buga!

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  4. Ilaria, sto riprendendomi da un maggio difficilissimo!
    Dil, sei un'indovina!! questo è un super-sushi!! ;-)
    Maia, hai visto dietro le quinte un cuoco in pantaloni corti? ero io...eh!eh!eh! la buga non era niente male; a me quello che più ha colpito è stata la tracina.

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