lunedì 22 aprile 2013
STOCCAFISSO E BACILLI
E' un po' di tempo che ho un sacchetto di bacilli da usare e finalmente oggi ho deciso di fare il grande passo. Breve introduzione per i non genovesi: questo è un piatto molto radicato nella tradizione cittadina, culinaria e non, culinaria perchè è il piatto che andrebbe preparato il 2 novembre (visto il tempo di questi giorni, ci sta tutto). Non culinaria perchè è un piatto citato in una canzone dialettale molto famosa e molto spesso cantata dai genovesi (per chi volesse ascoltarla la trova qui).
Cosa sono i bacilli? sono delle favette scure, sembrano olive ad una prima vista, sono molto difficili da trovare e nessuno ormai le usa più. Il sapore è piacevole ma, devo essere sincero, mi aspettavo di più, hanno un profumo iniziale che ricorda il tabacco, ma il sapore poi si rivela molto più delicato di quanto non sia il profumo.
Questo che vedete è tradizionale che di più non si può, ma ho provato anche a fare una versione un po' meno ortodossa che vi mostrerò prossimamente.
Per chi volesse provare senza bacilli, si possono sostituire con fave secche piccole e chiare.
Nota: le dosi sono puramente indicative, ho preso un pezzo di stokke e un paio di manciate di bacilli...
Ingredienti per 4 persone
500 g stoccafisso già bagnato
100 g bacilli secchi
olio extra vergine di oliva
sale
prezzemolo
Ammollare per una notte i bacilli in acqua fredda, quindi lessarli e metterli da parte.
Cuocere lo stoccafisso in abbondante acqua salata. Una volta cotto ripulirlo da pelle, lische e ossa.
Mescolare stoccafisso, bacilli e olio in una terrina, aggiustare di sale e se piace aggiungere una macinata di pepe.
Aggiungere il prezzemolo tritato (io non l'ho messo)
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